La nazione copre una superficie di quasi 9.600.000 km² e vanta un passato lungo 4000 anni: con questi numeri non è, assolutamente, facile definire le diverse tappe di un viaggio alla sua scoperta.
I luoghi da visitare sono tantissimi e comprendono diverse meraviglie della natura, luoghi ricchi di storia e città all’avanguardia.
Il tour della Cina non può che iniziare da Pechino, la sua capitale; una città che coniuga antichità e modernità e offre una miriade di posti dove recarsi.
Ecco una carrellata dei principali: la Città Proibita che si affaccia su Piazza Tian An Men, la Grande Muraglia Cinese, le Tombe della Dinastia Ming, il Tempio Buddista dei Lama e quello di Confucio e il Palazzo d’Estate.
La Città Proibita, il palazzo imperiale meglio conservato in tutto il paese, racchiude in sé tutta la storia dell’architettura tradizionale cinese e nel 1987 è stata dichiarata Patrimonio Culturale Mondiale dell’Unesco.
Occupa un’area approssimativa di 72 ettari per una superficie totale di circa 150.000 metri quadrati; comprende 980 palazzi, molti dei quali aperti al pubblico, 8.704 stanze ed è circondata, per scopi difensivi, da una cinta muraria alta circa 10 metri.
La piazza antistante, teatro della rivolta del 1992, ospita il Museo Nazionale Cinese, il Gran Teatro Nazionale, il Monumento agli Eroi e I Dieci Magnifici Edifici.
La Grande Muraglia Cinese, equiparata a un Dragone lungo 8,850 km, ha la testa a Pechino, mentre la coda si trova, lungo la Via della Seta, nel deserto della provincia del Gansu. Le sezioni, in cui è suddivisa, sono circondate da paesaggi camaleontici, e le più popolari si trovano nelle aree a nord ed est della capitale.
Le Tombe della Dinastia Ming, a circa 50 km dalla zona nord-ovest di Pechino, custodiscono i sepolcri di 13 imperatori, appartenenti alla suddetta dinastia, 23 imperatrici, alcune concubine, principi e principesse.
Il Tempio dei Lama, edificato nel 1694, vanta dimensioni straordinarie e una conformazione assai suggestiva; al suo interno si può ammirare la statua in legno del più grande Buddha esistente al mondo.
Il Tempio di Confucio, innalzato intorno al 1032, ha una superficie di 20.000 m² ed è formato da quattro cortili separati. Nella struttura sono conservate alcune splendide collezioni e diverse sculture in pietra, emblema dell’antica cultura cinese.
Il Palazzo d’Estate, residenza estiva della corte imperiale cinese, sfoggia un meraviglioso giardino, dove crescono numerose specie floristiche e abbondano le statue. Le attrazioni imperdibili sono la sala delle benevolenza e della longevità, il corridoio lungo 728 m le cui pareti sono adornate con 8000 dipinti, il Lago Kumming e la barca in marmo.
Shanghai dista da Pechino 1200 km e può essere, facilmente, raggiunta con un volo della durata di circa un’ora. Nella città si fondono, meravigliosamente, elementi di stampo diverso: vi sono, infatti, molti edifici futuristici, numerose strutture religiose, musei e aree verdi.
La Shanghai Tower rappresenta, con i suoi 362 metri di altezza, il palazzo più alto dell’intera Cina; i 127 piani in cui è suddivisa possono accogliere fino a 16 mila persone in quella che da molti è stata ribattezzata una vera e propria cittadina verticale. Al suo interno vi sono, infatti, uffici, punti di ristoro, negozi, hotel di lusso e spazi per l’intrattenimento.
Il Tempio di Buddha di Giada con i suoi muri esterni color giallo zafferano è stato innalzato nel 1882, e comprende diversi locali molti interessanti come la Sala del Buddha Disteso, la Grande Sala e la torre di Giada. Sono meritevoli di visita anche la Chiesa Cattolica di Xujiahui, il Tempio della Tranquillità e quello di Longhua.
Piazza del Popolo, anche nota come Piazza Renmin, rimane però la vera anima della città e costituisce un importante punto d’incontro per i turisti e la popolazione locale. Su di essa si affacciano il Museo di Shanghai, dove sono conservati oggetti di pregio, e il palazzo del Governo; il suo fiore all’occhiello è la fontana centrale, che crea incantevoli giochi di luce.
Chi è alla ricerca di un’oasi di pace e tranquillità può, invece, recarsi nel giardino di Yu, che circonda la Dimora del Mandarino, o in quello di Yuyuan; in entrambi i casi si possono fare stupende passeggiate tra salici e laghetti sormontati da graziosi ponticelli.
La terza tappa è Suzhou, la Venezia d’Oriente: la località, che si trova a un centinaio di chilometri da Shanghai, è coperta in buona parte dall’acqua ed è in netta antitesi con il profilo più moderno del paese.
I posti dove recarsi sono molti, ma tra questi non possono mancare la pagoda del Tempio del Nord, la Collina della Tigre, il Giardino dell’Umile Amministratore, quello del maestro delle reti (di piccole dimensioni, ma finemente decorato) e l’Ouyuan garden.
Hangzhou dista circa due ore da Suzhou ed è stata definita, da Marco Polo, la città più incantevole ed elegante al mondo.
Le principali attrazioni sono il Lago dell’Ovest, che ospita al centro diverse isolette raggiungibili tramite lunghi ponti o romantiche crociere, il Fei Lai Feng, il Tempio Longyin, il Museo Nazionale del Tè e quella della seta.
Nei dintorni di Xi’an, altra meta obbligata, si trova il noto Esercito di Terracotta, che rappresenta uno dei più grandi siti archeologici al mondo ed è stato scoperto, in modo del tutto casuale, nel 1974 da un gruppo di contadini che stava scavando un pozzo.
Lo spettacolo che attende il turista è davvero impressionante: più di 8000 statue di soldati, in terracotta e a grandezza reale, sono state infatti poste a difesa della tomba di Qin Shi Huang, Primo Imperatore della Cina.
Chi fosse interessato a vederle più da vicino può, inoltre, recarsi nel museo dedicato dove sono esposti alcuni esemplari.
Spostandosi ulteriormente verso l’interno si arriva a Dunhuang che ha accolto, nelle epoche passate, gli stanchi viaggiatori sulla Via della Seta.
Le cose essenziali da fare sono due: visitare le grotte di Mogao, che costituiscono uno tesori più grandi al mondo di arte buddhista, e concedersi una passeggiata sui cammelli nel deserto dei Gobi.
La visita può, quindi, concludersi sorseggiando una tazza di buon tè e acquistando qualche souvenir in uno dei tanti mercatini.
Il tour della Cina non può dirsi completo se non si assaggiano alcune delle specialità tipiche della cucina locale e, perciò, largo spazio all’ottimo pesce, ovini e rane.